Il Territorio

Il territorio: il Parco Nazionale del Cilento e Diano

Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è istituito nel 1991, mentre nel 1995 è istituito l’ente per la sua gestione[2]. L’area naturale protetta di circa 36 000 ettari, interamente compresa nella provincia di Salerno, è stata successivamente estesa fino a portare la sua superficie a 181 048 ettari. Attualmente è il maggiore parco nazionale italiano per estensione. Corrisponde oggi alla parte meridionale della provincia, compresa tra la piana del Sele a Nord, la Basilicata a Est e a Sud, e il mar Tirreno ad Ovest. Comprende, in tutto o in parte, i territori di 8 Comunità montane e 80 Comuni. Dal 1998 è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco (con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula), dal 1997 è Riserva della biosfera e dal 2010 è il primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco. La sede del parco è a Vallo della Lucania.

Storia

Della necessità di tutelare il Cilento dalle speculazioni edilizie e da un distruttivo turismo di massa si parlava già dal 1973 (convegno internazionale sui parchi costieri mediterranei, Castellabate). Un primo risultato si ebbe con l’istituzione da parte del Ministero dell’Ambiente di due riserve naturali, rispettivamente sul monte Cervati e sul fiume Calore[5], per un totale di 36.000 ettari.

Il parco è stato creato nel 1991 con la legge quadro del 6 dicembre n. 394 (Legge Quadro sulle aree protette, GU n.292 del 13/12/1991). Successivamente sono stati approvati provvedimenti per la perimetrazione e zonizzazione con Ordinanza del Ministero dell’Ambiente 4 dicembre 1992 (GU n.300 del 22/12/1992) e del 22 aprile 1993 (GU n.103 del 05/05/1993), oltre che con Decreto Ministro dell’Ambiente 5 agosto 1993 (GU 199 del 25/08/1993). Primo presidente del parco fu il naturalista Vincenzo La Valva.

Con decreto del Ministro per l’Ambiente del 22 dicembre 1998 (GU n.127 del 2/6/1999) ne è stato approvato lo Statuto unitamente alla attuale perimetrazione e zonizzazione che investono una superficie di 181.048 ettari.
A febbraio 2011 diventa anche il primo parco nazionale ad avere una biblioteca digitalizzata, con la messa in rete e su supporto multimediale dei ventimila volumi della biblioteca del parco “Giambattista Vico” di Vatolla.

Area Protetta

Carta d’identità

  • Cilento, Parco Nazionale del Vallo di Diano e Alburni:
    • Terreni Superficie (ha): 181.048,00
    • Regioni: Campania
    • Province: Salerno
    • Comuni: Agropoli, Aquara, Ascea, Auletta, Bellosguardo, Buonabitacolo, Camerota, Campora, Cannalonga, Capaccio, Casal Velino, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Castellabate, Castelnuovo Cilento, Celle di Bulgheria, Centola , Ceraso, Cicerale, Controne, Corleto Monforte, Cuccaro Vetere, Felitto, Futani, Gioi, Giungano, Laureana Cilento, Laurino, Laurito, Lustra, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Monte San Giacomo, Montecorice, Monteforte Cilento, Montesano sulla Marcellana, Morigerati, Novi Velia, Omignano, Orria, Ottati, Perdifumo, Perito, Petina, Piaggine, Pisciotta, Polla, Pollica, Postiglione, Roccadaspide, Roccagloriosa, Rofrano, Roscigno, Sacco, Salento, San Giovanni a Piro, San Mauro Cilento , San Mauro La Bruca, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Angelo a Fasanella, Sant’Arsenio, Santa Marina, Sanza, Sassano, Serramezzana, Sessa Cilento, Sicignano degli Alburni, Stella Cilento, Stio, Teggiano, Torre Orsaia, Tortorella, Trentinara, Valle dell’Angelo, Vallo della Lucania
    • Provvedimenti istitutivi: L 394 1991/06/12 – 4/12/92 DM 05/08/93 – DM – DPR 05/06/95
    • PA listino ufficiale: EUAP0003

     

 

Punti di Interesse

Luoghi d’Arte e Musei

Tra i numerosi luoghi d’arte che si possono trovare nel parco, ci sono tre luoghi culturali di grande rilievo nazionale e internazionale che hanno dato il Parco la possibilità di ottenere il prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dato.

(I seguenti link portano a testi in italiano)